Negli ultimi anni fortunatamente si sta dando un’attenzione molto maggiore a quella che è la salvaguardia dell’ambiente. Purtroppo il nostro pianeta è in costante sofferenza proprio causa delle mani dell’uomo, che hanno generato per secoli e senza sosta inquinamento, sia di gas, ma anche di rifiuti di plastiche e di altri elementi, che hanno avuto gravi conseguenze. Attualmente dunque per cercare di attenuare i danni che sono stati prodotti, e per provare a non generarne altri, si fa molta più attenzione a questioni ecologiche. Lo smaltimento plastica e altre tipologie di rifiuti è dunque un qualcosa su cui si sta facendo tanta attenzione. Occuparci di questo aspetto è diventato infatti davvero molto importante e in quasi tutto il nostro paese è attiva la raccolta differenziata dei rifiuti e il conseguente prelievo di essi e riciclo. In particolare la plastica è un materiale molto particolare e si può suddividere tra riciclabile e non riciclabile. Per quanto riguarda la prima tipologia rientrano ad esempio oggetti come bottiglie, vaschette per cibo da asporto, flaconi, alcuni contenitori che hanno il simbolo per PE, PET, PVC, ecc. Nella seconda invece rientrano quelli che non supportano queste sigle e che sono ad esempio contenitori sporchi, giocattoli, posate, siringhe, bicchieri, alcuni elettrodomestici. Tutti questi ultimi non hanno possibilità di essere riciclati e dunque generalmente finiscono nella spazzatura indifferenziata che deve essere smaltiti in altro modo.
La degradabilità lenta della plastica
Un problema che riguarda lo smaltimento della plastica è il fatto che purtroppo si tratta di un materiale che ha una degradabilità davvero molto lenta. Generalmente infatti può addirittura impiegare 100 o 1000 anni per sparire totalmente dall’ambiente. Questo vuol dire che se ci disfiamo di un materiale in plastica nel modo sbagliato, può essere altamente inquinante proprio per il nostro ambiente. Ci sono tantissimi documentari ad esempio che mostrano l’inquinamento marino, con oggetti in plastica che si trovano proprio nelle acque di tutta Italia e del mondo intero e che causano gravi problemi anche alla fauna. Immagini davvero tragiche si possono vedere ovunque sul web, con animali intrappolati in pezzi di plastica o morti per averne ingerita un po’. Come abbiamo già specificato in tutto il mondo si sta generando una grande attenzione nei confronti di tematiche ecologiche. È possibile avviare uno smaltimento della plastica in modo sensato attraverso il riciclo ed evitando dunque di avere un impatto così forte sull’ambiente. Ogni città e paese ha proprie regole di smaltimento, con la raccolta che deve essere seguita con criterio in base a quello che è il regolamento del posto dove si vive. Ogni tot giorni passa il camioncino che si occupa di prelevare questi rifiuti e di portarli in discariche che attuano il riciclo. Esiste ad esempio il riciclo meccanico in cui la plastica si trasforma da un oggetto usato da buttare, in un nuovo oggetto da poter riutilizzare. Con il riciclo chimico si può invece tornare alla materia prima, con un processo in cui si trasformano le plastiche scomponendo i polimeri in monomeri. Si ottiene così un materiale praticamente nuovo che può essere riutilizzato per produrre oggetti totalmente nuovi.
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