Lo Smaltimento plastica avviene con differenti tipi di plastica che differiscono tra loro per l’aspetto esteriore e la destinazione d’uso, ma hanno in comune alcune caratteristiche ben precise
Sono leggere, lavabili, economiche, facilmente malleabili una volta riscaldate, riproducibili in serie e particolarmente funzionali per la conservazione dei cibi. le materie plastiche più diffuse sul mercato dei prodotti di consumo sono il pe (polietilene): usato per la produzione di sacchetti, cassette, nastri adesivi, bottiglie, sacchi per la spazzatura, tubi, giocattoli, etc.Il pp (polipropilene): utilizzato per la produzione di oggetti per l’arredamento, contenitori per alimenti, flaconi per detersivi e prodotti per l’igiene personale, moquettes, mobili da giardino, etc. il pvc (cloruro di polivinile): impiegato per la produzione di vaschette per le uova, tubazioni e pellicole isolanti tanto che lo si trova anche tra i muri di casa, nelle porte, nelle finestre o nelle piastrelle e, addirittura, nelle vesti di carte di creditoIl pet (polietilentereftalato): utilizzato soprattutto per le bottiglie di bibite e di acqua minerale, ma anche per la produzione di fibre sintetiche il ps (polistirene o meglio noto come polistirolo): usato per produrre vaschette per alimenti, posate, piatti, tappi, etc. rifiuti di plastica riciclabili tutti i contenitori che recano le sigle pe, pet e pvcContenitori per liquidi bottiglie per bevande flaconi per prodotti per l’igiene personale e pulizia per la casa shampoo, bagnoschiuma detersivi vaschette per l’asporto di cibi confezioni per alimenti polistirolo espanso degli imballaggi e simili borse di nylon plastica in pellicola Tutti i contenitori che non recano le sigle pe, pet e pvc, tutti i contenitori che presentano residui di materiali organici (es.: cibi) o di sostanze pericolose (vernici, colle, etc.), giocattoli, custodie per cd, musicassette e videocassette, piatti, bicchieri e posate in plastica, tubi di dentifricio, bottiglie di olio, rifiuti ospedalieriEs.: siringhe, sacche per il plasma, contenitori per liquidi fisiologici e per emodialisi, beni durevoli di plastica (es.: articoli di casalinghi, elettrodomestici, completi per l’arredo, etc.), articoli per l’edilizia, grucce per appendiabiti. Smaltimento plastica tra le ragioni che spingono a fare la raccolta differenziata della plastica si può, senz’altro, annoverare la sua lenta degradabilità.I contenitori in polietilene o in cloruro di polivinile abbandonati nell’ambiente impiegano dai 100 ai 1000 anni per essere degradati, mentre per oggetti apparentemente più inconsistenti, come le carte telefoniche ed i sacchetti, il tempo necessario è almeno 1000 anni. Lo smaltimento della plastica può essere effettuato attraverso il recupero o il riciclo della stessa, dalla quale è possibile non solo ottenere nuovi prodotti, ma anche energia, calore ed elettricità. Il riciclaggio meccanico prevede la trasformazione da materia a materia: la plastica non più utilizzata diventa il punto di partenza per nuovi prodotti. Questa tecnica consiste essenzialmente nella rilavorazione termica o meccanica dei rifiuti plastici il riciclaggio chimico prevede il ritorno alla materia prima di base attraverso la trasformazione delle plastiche usate in monomeri di pari qualità di quelli vergini, da utilizzare nuovamente nella produzione.In pratica, i polimeri delle diverse plastiche vengono scomposti nei rispettivi monomeri, attraverso una “produzione al contrario”. la plastica non raccolta o non riciclata può essere destinata al recupero energetico mediante il processo di termovalorizzazione. infatti, dopo uno specifico trattamento di selezione e triturazione è possibile ricavare combustibili alternativi (cdr) utilizzati nei processi industriali (per esempio nei cementifici) e per la produzione di energia termoelettrica.
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